COLTIVAZIONE DEL RISO La sicurezza alimentare “esiste quando tutte le persone in ogni momento, hanno accesso fisico ed economico a una quantità di cibo sufficiente, sicuro e nutriente per soddisfare le loro esigenze dietetiche e preferenze alimentari per una vita attiva e sana" (FAO, 1996). Tuttavia, i problema alimentari sussistono e toccano varie parti del mondo colpendo i gruppi più poveri e vulnerabili. In Ecuador il riso costituisce l’ingrediente principale nell’alimentazione della popolazione. L’etnia Awá non sfugge certo a questo problema: la costruzione di strade ha facilitato l’accesso dalle comunità ai centri abitati e alle città principali dove è possibile comperare generi di prima necessità tra cui il riso. L’acquisto di questo genere alimentare ha un notevole peso sulle già molto scarse risorse finanziarie degli Awá. E’ per questi motivi che Multimicros, facendo seguito alle richieste dei membri più anziani di alcune comunità che hanno esperienza nella coltivazione del riso a secco per averla praticata nel passato, ha deciso di finanziare dei progetti di coltivazione del riso secco. La varietà scelta è stata la “raisora”, che si può seminare durante tutto l’anno purché non manchi la pioggia e che ha un ciclo vegetativo di quattro mesi. Per essere certi di ottenere buoni risultati, il nostro tecnico aveva seminato quattro varietà diverse di riso nella nostra azienda agricola didattica di Lita: la migliore resa era stata appunto quella del tipo “raisora”. Anche in questo caso il nostro tecnico ha fornito tutte le istruzioni del caso, dalla preparazione del terreno alla modalità di semina, dalla concimazione alla cura contro le malattie. In generale a risposta dei comuneros è stata ottima: sono stati stabiliti turni per i trattamenti necessari a mantenere la risaia in buone condizioni fitosanitarie, segno che la coltivazione del riso, base dell’alimentazione awá, con i progetti di Pambilar, Recaurte, Rio Verde Medio, San Vicente riscuote molto interesse e perciò si prevedono altri progetti simili in altre comunità awá che, a causa della pandemia, hanno compreso che è fondamentale riuscire a garantire la sicurezza e la sovranità alimentare all’interno delle varie comunità. |