Nel mese di luglio del 2002 Multimicros Ticino entrava per la prima volta nel territorio dei nativi Awá. Una guida locale accompagnava due volontarie ticinesi e il collaboratore locale della FUDAITT. Le comunità visitate furono tre, tutte nella provincia di Imbabura.: Rio Verde Bajo, San Francisco e Palmira de Toctomì.
INTERVENTI L’incontro con il popolo Awá lasciò un segno indelebile nei tre visitatori. Le condizioni di vita durissime, la natura selvaggia, l’isolamento delle comunità, la mancanza di strade, di luce elettrica, di acqua potabile, l’estrema povertà, insomma, fecero scattare l’impegno di Multimicros Ticino che da allora non ha mai cessato di cooperare allo sviluppo di questo popolo ancestrale, costretto a cercare vie d’uscita di fronte all’incalzare di fattori esterni che lo stanno obbligando a rivedere le sue strategie di sopravvivenza. PONTI Nel 2004, gli abitanti di San Francisco e Palmira fecero presente a Multimicros la necessità di sostituire il ponte di tre fili esistente, punto di passaggio obbligato verso il mercato di Lita, con uno di ferro per il passaggio dei cavalli con il carico Iniziato nel dicembre del 2004, il ponte venne inaugurato nel 2005: era il primo realizzato da Multimicros Ticino. Da allora, i dirigenti delle comunità hanno rivolto innumerevoli richieste a Multimicros Ticino per sollecitare la costruzione di ponti, passerella o di ferro. Il territorio awá, infatti, è ricchissimo di corsi d’acqua che si gonfiano con le piogge e aumentano la loro portata rendendo impossibile il guado e bloccando l’uscita verso i mercati. Due sorelline di sette e nove anni di Palmira de Toctomí sono annegate nel tentativo di attraversare a guado un fiume e sono state ritrovate dopo oltre tre settimane di ricerche. Esistono moltissimi ponti di tre fili che vengono attraversati anche dai bambini per recarsi a scuola, instabili e pericolosi. La realizzazione di ponti è quindi diventata quasi una sfida per Multimicros, che dopo quello di San Francisco, chiamato Puente Ticino-Suiza, ne ha realizzato un altro di ferro a Gualpì Alto. I ponti passerella sono di più facile realizzazione perché non richiedono l’intervento dell’elicottero per il trasporto del materiale e garantiscono il passaggio in sicurezza di uomini e bambini. Negli ultimi anni sono stati realizzati altri ponti tra cui il ponte soprannominato “puente Gringos”, il punte sul Rio Tululbí, e sul rio Mira, in particolare a Palmira, a Sabalera, al Bareque e a San Vicente il ponte Francesca, in ricordo di una cara amica scomparsa. Sono terminati i ponti a Tobar Donoso, a Gualpì Alto, il ponte sulla Quebrada Amarilla a Palmira, il tetto del ponte della Esperanza e il tetto del ponte sul rio Cachaco. Nel 2022 è stato terminato un nuovo ponte a Gualpì Alto. Ma molti altri necessitano di riparazioni importanti o di una copertura e perciò saranno fondamentali i finanziamenti in futuro. |
Il ponte di Santa Rita, prima e dopo la riparazione
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